Il lavoro “Andiamo in gita” è un lavoro di PBLProblem Based Learning, metodologia didattica basata sulla risoluzione di un problema reale, condotto in modalità BYODBring Your Own Device, utilizzando il Metodo Lepida Scuola (www.lepidascuola.org), nella mia classe quinta dello scorso anno scolastico. Spero possa essere d'ispirazione ai colleghi e alle colleghe e dar vita a nuove fruttuose idee 2.0.
Tra l’11 e il 14 agosto si è tenuta ad Amsterdam la Scratch Conference 2015, evento che ha raccolto insegnanti, programmatori, sviluppatori e ricercatori. Il tema era quello delle creative communities e io ho partecipato insieme al gruppo di Coder Dojo Bologna (qui il racconto del nostro champion), visto il tema non potevamo mancare all’evento!
Nella pre-conference abbiamo avuto l'opportunità di confrontarci con i gruppi Coder Dojo di diverse parti d'Europa.
Successivamente l'opening ha preso vita con Ubi de Feo, Hans de Zwart, the Japanese Scratch Orchestra, il team di Beetleblocks and TurtleStitch, Drew Buddie e il gioco Werewolf preparato con Makey Makey e in conclusione la special guest Cynthia Solomon che ha ripercorso la storia da Logo a Scratch (leggi altro in proposito).
Le tre giornate di conference sono state introdotte da keynote ricchi di ispirazione in sessioni plenarie:
con il suo Code to Learn si è chiesto il perché dell'utilizzo di Scratch, snocciolando poi tutti gli ambiti coinvolti quando si programma, come lo sviluppo della voce, del modo di pensare, nonchè della propria identità.
Per saperne di più: Mitchell Resnick
ha elencato i 1001 buoni motivi per insegnare Informatica a scuola, tra cui l'apertura a nuovi mondi e la conoscenza di numerosi linguaggi, migliorare le abilità di problem solving, imparare le altre scienze.
Per saperne di più: Beat Döbeli Honegger
dalla dolcezza disarmante, con la sua aria incantata riesce ad avvicinare i bambini e le bambine al coding attraverso il racconto di storie immaginarie che coinvolgono sia gli amanti di favole che coloro che amano fantasticare e imparare giocando. Di lei avevo già parlato nel post "Hello Ruby tra avventure di carta e coding unplugged" e proprio su questo si è basato anche il workshop pomeridiano tenuto dall'autrice, in cui ci ha resi partecipi, discutendo insieme dell'importanza della componente umana nell'apprendimento, dell'influenza che gli insegnanti possono avere sui propri studenti. Quindi il coding come gioco, competizione, ma anche socializzazione, scoperta e fuga dalla realtà. Ed ecco che durante il workshop anche noi abbiamo avuto la possibilità di ritagliarci il nostro computerino di carta e personalizzarlo con decorazioni disegnate con le nostre mani!
Per saperne di più: Linda Liukas
Eric Rosenbaum (MakeyMakey, SingingFingers, BeetleBlocks)
co-inventore del Makey Makey, un kit che permette di trasformare in touchpad qualsiasi oggetto, grazie all'interazione con software come ad esempio Scratch
e creatore del Melody Morph che ha presentato proprio in questa occasione, un'app per costruire strumenti musicali virtuali e comporre melodie attraverso la combinazione di forme e colori.
Nella seconda parte delle mattinate e nei pomeriggi si svolgevano talk, speech e workshop raggruppati per similarità di temi, nelle diverse sale a cui era stato dato il nome dei principali personaggi di Scratch.
Esilaranti e illuminanti i contributi di Brian Harvey, Dan Garçia, Ricarose Roque, Eric Schilling.
Tra gli altri Derek Breen, decisamente ad effetto il suo speech! Nel presentare il suo libro "Scratch for Kids for Dummies" in vero spirito di condivisione, ci ha regalato i suoi capitoli, li ha infatti strappati singolarmente per poi consegnarceli: la condivisione è un fattore importantissimo, aiuta ad ampliare e migliorare le idee. Inoltre i capitoli sono slegati l'uno dall'altro, nel senso che non hanno un ordine fisso da seguire in assoluto, ma possono essere utilizzati in base alla necessità e a ciò che si vuole realizzare con Scratch. Ci ha poi esortato a dare spazio ai bambini nello scrivere la loro parte di codice, per cui il suo libro è dotato di un capitolo finale totalmente in bianco, pronto ad essere scritto dai nostri alunni.
Nell'ultima giornata durante il suo workshop ci ha dato spunti per discutere tra noi partecipanti e confrontarci sulle nostre esperienze dirette.
Per saperne di più: Derek Breen e ScratchEDU
Foto di Claude Tesorier
Foto di Agnese Addone
Frank Sabaté con il suo Robot-Puppet show con Scratch, progetto della Escola Projecte catalana, in cui i bambini della scuola primaria, imparando a programmare, sono riusciti a coinvolgere anche le loro nonne per cucire dei vestitini ai robot, leggi di più sul sito della scuola.
Tra gli interventi italiani:
Il programma dellaEu Code Weekillustrato da Alessandro Bogliolo che ne è ambasciatore italiano
Programmo anch'io di Alberto Barbero
TeacherDojo: a social space for creating and learning di Agnese Addone
Scratch in the Italian CoderDojo community di Carmelo Presicce
Using Scratch Jr as a learning support tool in Kindergartendi Angela Sofia Lombardo
Don't think like a computer, think like a computer scientist!di Michael Lodi
La sera, momento (un)conference del Teach Meet, tutti potevano condividere i propri progetti e le proprie idee in maniera informale, nella splendida cornice del WAAG, oggi sede del FabLab, un tempo anche sala operatoria, come testimoniato dal quadro di Rembrandt La lezione di anatomia. Qui altre foto.
Naturalmente qui ho parlato solo di alcuni degli innumerevoli contenuti della conference, quelli che ho seguito e che in qualche modo mi hanno interessato.