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lunedì 26 maggio 2014

Educare alla rete

EDUCARE ALLA RETE

L'alfabeto della nuova cittadinanza nella società digitale

Il 29 gennaio 2014 si è celebrata la "Giornata europea della privacy: 'Educare alla Rete'" un'iniziativa promossa dal Consiglio d'Europa con il sostegno della Commissione Ue e di tutte le Autorità europee per la protezione dei dati personali.

In occasione di questa giornata è stato distribuito il volume che raccoglie le campagne di comunicazione istituzionale realizzate dall'Autorità in questi anni.

Il volume "EDUCARE ALLA RETE" fornisce informazioni, indicazioni e consigli supportati dalla legislazione per un uso consapevole dei Social Network dai diversi punti di vista: dei ragazzi, dei genitori, degli esperti e professionisti.
Il gergo della rete e le prassi da tenere nel rispetto della privacy tra i banchi di scuola: regole, cloud computing, temi in classe, cellulari e tablet, recite e gite scolastiche, rette e servizio mensa, videosorveglianza, iscrizioni e registro on line, pagella elettronica, voti, scrutini, esami di Stato, trattamento dei dati personali, informazioni sugli studenti, foto, audio e video, sicurezza e controllo.
Non mancano le stesse indicazioni per ciò che riguarda il settore della Salute e la tutela della privacy del paziente.

Lettura davvero molto interessante e ricca di indicazioni che nella società di oggi non possiamo proprio ignorare, soprattutto noi educatori e formatori: 
"I ragazzi che conoscono alla perfezione i meccanismi e la forza del web e delle innovazioni, nella maggior parte dei casi non sanno ancora valutare appieno le conseguenze delle proprie azioni: e questo li rende particolarmente vulnerabili. Bisogna convincere i ragazzi, che si muovono a volte in modo compulsavo tra il mondo digitale e quello reale, che la vita vera è ovunque: in Rete e fuori dalla Rete."

"La scuola potrebbe svolgere un ruolo di primo piano, prevedendo specifici progetti educativi nell'ambito dei programmi scolastici che insegnino ai giovani il modo di confrontarsi costruttivamente con le nuove forme espressive offerte dalla Rete, al fine di promuovere una gestione consapevole di tutti gli aspetti della propria vita che vengono consegnati al mondo on-line.
Dal canto loro, gli educatori ed i formatori devono essere aiutati a colmare il deficit di conoscenza dei nuovi fenomeni e strumenti comunicativi."





Altri passaggi interessanti presenti nell'introduzione al volume:
"Lo sviluppo impetuoso delle tecnologie digitali ha trasformato con incredibile velocità e con effetti difficilmente prevedibili l'organizzazione sociale del nostro tempo."

"Occorre prendere consapevolezza che questo ambiente (internet) non è un luogo separato, una realtà parallela ma piuttosto lo spazio in cui si dispiega una parte sempre più importante della vita reale.
Reale e virtuale non possono più essere declinati come due mondi distinti dove ciascuno è libero di assumere una diversa identità a seconda della circostanza, ma rappresentano ormai territori integrati da una costante e sempre più pervasiva 'connettività'"

"Siamo immersi nel digitale e sempre di più conosceremo noi stessi, il mondo e gli altri attraverso la tecnologia e sarebbe illusoria la pretesa di arrestare questa evoluzione con un semplicistico invito a 'scollegarsi' o 'disconnettersi'."

"Nello spazio digitale si possono violare le nostre persone, si possono negare i diritti, si possono manipolare o perfino rubare informazioni che riguardano strettamente aspetti fondamentali della nostra esistenza, che coincidono con la nostra vita."

"Occorre trovare nuove forme per tutelare la persona nella sua unicità tra vita fisica e vita digitale."

"Un'adeguata protezione dei dati si pone dunque come garanzia ineludibile per scongiurare il pericolo che le nuove tecnologie, indispensabili nel semplificare l'attività dei singoli individui, agevolare l'interscambio di informazioni, migliorare la vita di relazione, si traducano in strumenti perversi e potenzialmente lesivi. "

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